Gastroenterite in estate: cause e precauzioni

 

Benché non sia affatto un “male di stagione” la gastroenterite in estate è spesso più frequente che in altri periodi. In effetti virus e batteri responsabili delle gastroenteriti sono presenti tutto l’anno, ma se da ottobre ad aprile è spesso di origine virale, causata quindi da virus enterici quali rotavirus, astrovirus, norovirus e adenovirus, in estate è invece più probabile che si tratti di una gastroenterite batterica causata di batteri quali salmonella, shigella, campylobacter e clostridium difficile.

 

I sintomi della gastroenterite  

Batterica o virale che sia, i sintomi della gastroenterite sono solitamente facili da individuare e si manifestano con dolore e crampi addominali, nausea, vomito o diarrea, talvolta associati a febbre. Solitamente si tratta di manifestazioni che tendono a scomparire nel giro di pochi giorni ma nella stagione più calda sono da prendere in seria considerazione perché potrebbero portare a stati anche acuti di disidratazione, soprattutto tra i bambini e gli anziani.

 

Gastroenterite in estate: le cause

Le cause della gastroenterite in estate sono spesso riconducibili all’aumento delle temperature e al caldo, che favoriscono la proliferazione di germi e batteri nemici dell’equilibrio intestinale. In particolare ci sono occasioni in cui le gastroenteriti estive sono più frequenti, come quando si mangia all’aperto portandosi il cibo da casa (pic-nic, pranzo in spiaggia) e il caldo potrebbe deteriorare alimenti come salumi, affettati e formaggi, ma anche pietanze cotte come le uova, pesce e ovviamente tutti quei cibi che necessitano di essere conservati in frigorifero.
Anche la disattenzione nella conservazione del cibo o nel trasporto dal luogo di acquisto all’abitazione, favoriscono le gastroenteriti, come anche il contatto con germi e batteri portando le mani alla bocca oppure il bere acqua contaminata.

 

Gastroenteriti estive: i rimedi

Nei giorni di più acuta infiammazione da gastroenteriti è necessario un controllo sull’alimentazione e la reidratazione, molto importante , si ha infatti la necessità di reintegrare i liquidi eventualmente persi con vomito e diarrea, evitando i cibi più ricchi di fibre così come quelli zuccherini che potrebbero acuire i sintomi, e favorendo una dieta leggera e povera di grassi a base di carni bianche o pesce, riso che ha un’azione astringente. Nel caso tuttavia di forme particolarmente acute o che non si risolvono nel giro di un paio di giorni è davvero indicato rivolgersi a uno specialista in gastroenterologia, per non incorrerere a problemi più seri. https://www.laclinica.eu/gastroenterologia/