Quando andare dal nutrizionista

“Ho deciso di andare dal nutrizionista” è la tipica frase da chiacchiere sotto l’ombrellone quando tra i buoni propositi per il ritorno in città c’è anche quello di dimagrire e rimettersi in forma. Poi le vacanze finiscono, i buoni propositi si dimenticano e si torna alle cattive abitudini alimentari. Cattive abitudini che hanno una conseguenza paradossale: si mangia troppo e male, con il numero di persone sovrappeso che aumenta parallelamente a quello delle persone con carenze nutrizionali. E già questo sarebbe un buon motivo per reimparare a mangiare bene. Ma a chi rivolgersi per ricominciare a mangiare correttamente: nutrizionista, dietologo o dietista?

Nutrizionista, dietologo e dietista di cosa si occupano?

Si tratta di 3 figure professionali ben distinte con compiti e competenze differenti. 

Il nutrizionista è in possesso di laurea e si occupa degli aspetti della salute associati alla nutrizione e all’alimentazione. Il suo compito è quello di elaborare una dieta personalizzata in seguito a specifici esami e a seguito di una visita, che identifichi le abitudini e le necessità personali. 

Il dietologo è un medico chirurgo specialista in Scienze dell’Alimentazione, che effettua una prima anamnesi raccogliendo informazioni che lo aiutino a ricostruire il grado di familiarità con eventuali malattie come diabete, obesità o malattie cardiovascolari.

Esegue una visita per rilevare alcuni parametri fondamentali (peso, altezza, indice di massa corporea, esami del sangue, pressione arteriosa) e che solo in seguito procede a una prescrizione nutrizionale se necessario anche con l’associazione di farmaci.

Il dietista infine è un professionista sanitario con laurea triennale che si occupa dell’elaborazione e del monitoraggio delle diete e può collaborare con altri professionisti sanitari nella cura e gestione dei disturbi alimentari. 

Quando rivolgersi a un nutrizionista?

Se il nutrizionista è un professionista non necessariamente medico che si occupa di alimentazione umana, quando è il caso di rivolgersi a lui? Sicuramente nel momento in cui si prende coscienza di assumere un’alimentazione scorretta per quantità e/o qualità dei nutrienti e si vuole intraprendere un percorso di rieducazione alimentare.

 

In primis chi è sovrappeso ma anche di chi è sottopeso, cioè di tutti coloro che hanno problemi legati all’alimentazione e allo stile di vita.

Stress, disturbi all’apparato digestivo o gastrico, stanchezza, problemi del sonno, difficoltà di concentrazione. 

Ma anche chi pratica sport, ed è quindi attento a uno stile di vita attivo e sano, potrebbe trarre giovamento dall’andare dal nutrizionista e ottenere indicazioni di alimentazione quotidiana tali da sostenere gli impegni fisici, e migliorare le prestazioni. Come anche le donne in gravidanza o allattamento, o chi deve recuperare a seguito di una patologia che lo ha provato fisicamente, possono trovare un’utilità nell’incontro con un nutrizionista.