Sindrome del tunnel carpale: sintomi e quando rivolgersi a uno specialista

 Secondo i dati pubblicati dalla rivista specializzata Neurology la sindrome del tunnel carpale colpisce 376 individui ogni anno su un totale di 100.000 persone ed è popolarmente percepita come la più diffusa malattia professionale da PC. Tecnicamente si tratta di una neuropatia periferica dovuta alla compressione del nervo mediano che scorre lungo il braccio e passa in uno stretto canale – il tunnel carpale appunto – per raggiungere le dita. La conformazione anatomica del polso, ma anche movimenti ripetitivi e scorretti delle mani possono contribuire alla sua insorgenza, ed è davvero importante riuscire a diagnosticarla prima che si cronicizzi.

Sintomi della sindrome del tunnel carpale  

I sintomi della sindrome del tunnel carpale sono abbastanza chiari ed evidenti, anche se spesso la loro lenta insorgenza può indurre a sottovalutare il problema. 

Il primo sintomo è senza dubbio il dolore topico fra il polso e il palmo della mano: all’aumentare della sua intensità può anche allargare la sua estensione fino ad arrivare alla spalla.

Dopo il dolore compaiono di solito: formicolio, intorpidimento, mancanza di sensibilità e di forza nella mano. Quando dolore e altri sintomi sono persistenti e impediscono tanto di fare le normali attività quotidiane quanto di dormire, la malattia si può considerare cronicizzata.

Diagnosi e cura della sindrome del tunnel carpale

La diagnosi della sindrome del tunnel carpale andrebbe fatta il prima possibile, rivolgendosi a uno specialista al primo insorgere di un sintomo sospetto. Il più delle volte a un chirurgo esperto basta una valutazione obiettiva per individuare questa sindrome, ma ci sono anche diversi test di posizione e movimento (come i test di Phalen e Tinel, il test di compressione e il test di elevazione) che si possono effettuare in ambulatorio per fugare ogni dubbio ed evitare di confondere la sindrome con altre patologie. Qualora infine nemmeno questi test chiarissero il problema, o comunque prima di procedere con l’intervento chirurgico, lo specialista potrebbe richiedere altri esami specifici come l’elettromiografia, i raggi X, la risonanza magnetica o l’ecografia.
 
Generalmente, se diagnosticata in fase iniziale, la cura iniziale per la sindrome del tunnel carpale è un trattamento conservativo con la fisioterapia. Tuttavia nei casi più avanzati si ricorre all’intervento chirurgico, un’operazione poco invasiva, ambulatoriale che raramente comporta recidive ma che richiede un periodo di riabilitazione post-intervento.
 
Per una visita diagnostica o per valutare un intervento, contattaci abbiamo una soluzione indolore ambulatoriale che in pochi minuti risolve il problema.