Sole e vene varicose: rischi e conseguenze

Con l’estate viene naturale la voglia di stare all’aria aperta, godere del caldo ed esporsi al sole. Ma queste sono anche le condizioni che possono favorire la comparsa di vene varicose o, qualora già presenti, peggiorarne il decorso. Il caldo e l’umidità estive infatti favoriscono la vasodilatazione, acuendo i sintomi già causati dalle varici o favorendone la comparsa nei soggetti predisposti.

 

Le varici: cosa sono

Le varici, o più comunemente vene varicose, sono una malattia del sistema venoso superficiale che colpisce soprattutto gli arti inferiori a causa della dilatazione delle piccole venule. Non si tratta solo di un problema estetico perché la perdita di elasticità delle pareti venose compromette anche il ritorno del sangue dagli arti inferiori a cuore e polmoni, provocando sintomi come gonfiore, pesantezza, prurito e dolore topico. 

La perdita di elasticità delle vene, associata a quella della pelle, e la creazione dei ristagni di sangue provocano la dilatazione delle vene che assumono la tipica forma tortuosa e il colore bluastro visibile anche a occhio nudo.

 

Sole e vene varicose: le conseguenze

I rischi e le conseguenze dell’esposizione eccessiva al sole, vanno da quelli più comuni come affaticamento degli arti, edema, crampi e prurito a quelli più gravi come l’insufficienza venosa cronica tromboflebiti superficiali, ulcere da stasi, trombosi venose profonde, o compromissione della cute della gamba l’eczema venoso, la lipodermatosclerosi e l’atrofia bianca.

 

Varici: i fattori di rischio

Ci sono alcuni fattori di rischio non legati alla stagionalità e al caldo, come età, familiarità, essere sovrappeso, uno stile di vita sedentario, alcol e fumo, ma anche alcune necessità  lavorative, per esempio il dover stare a lungo in piedi o in ambienti umidi.

A questi sono invece più direttamente collegati la bella stagione e le temperature alte,  l’esposizione diretta e prolungata alla luce e al calore solare, il ricorso a fanghi termali caldi, saune o bagni termali in acqua molto calda, ma anche l’uso di scarpe strette o con il tacco, che favoriscono la stasi venosa.

 

Per mitigare questi fattori di rischio può essere utile rinfrescare frequentemente le gambe, anche alternando caldo e freddo che rappresenta una forma di ginnastica vascolare che dona beneficio e aiuta la circolazione venosa, e il mantenersi attivi con passeggiate, nuotate o pedalate che stimolano la circolazione del sangue anche negli arti inferiori.

 

Nel caso in cui si riconoscesse la comparsa dei primi sintomi delle varici oppure si avesse familiarità con questa malattia è importante rivolgersi preventivamente e tempestivamente a uno specialista in cure vascolari. Contatta i nostri specialisti, vi aiuteranno