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I fibromi uterini, anche detti Miomi, sono le neoplasie pelviche più frequenti
Molti di questi risultano essere asintomatici e di piccole dimensioni, solo il 25% delle donne sviluppano fibromi sintomatici. I fibromi sono più diffusi tra le donne con un alto indice di massa corporea.
I fibromi uterini (o fibromiomi o leiomiomi) sono tumori benigni che originano dal tessuto intermedio muscolare liscio dell’utero, il miometrio. Unici o multipli sono più frequenti a livello del corpo dell’utero e meno in sede cervicale. Le dimensioni variano da un grano di riso a masse di svariati chili.
Il fibroma uterino è il tumore benigno più comune del tratto genitale femminile e colpisce il 20-25% delle donne in età riproduttiva ed il 70% di donne intorno ai 45 anni.
Rispondono agli estrogeni, tendono ad aumentare di dimensioni durante il corso della vita riproduttiva e a ridursi di dimensioni dopo la menopausa.
Sebbene le pazienti siano spesso preoccupate di una degenerazione neoplastica dei fibromi, la trasformazione sarcomatosa, fortunatamente, si verifica solo nell’1% dei casi.
I fibromi possono causare sanguinamento uterino anomalo (p. es., menorragia, menometrorragia).
Se il fibroma cresce e degenera oppure se un fibroma peduncolato si torce, può causare una sensazione di peso o un dolore acuto grave o cronico. I sintomi urinari (p. es., pollachiuria o urgenza minzionale) possono derivare dalla compressione vescicale mentre i sintomi intestinali (p. es., stipsi) possono derivare dalla compressione intestinale.
I fibromi possono aumentare il rischio di infertilità. Durante la gravidanza, possono provocare aborto spontaneo ricorrente, contrazioni premature, o presentazione anomala del feto o rendere necessario il parto cesareo. I fibromi uterini possono anche causare un’emorragia post-partum.
La diagnosi di fibromi uterini è probabile se l’esame pelvico bimanuale individui un utero dilatato, mobile, irregolare e palpabile.
La conferma richiede esami strumentali, che è di solito indicata se
Quando è indicato l’imaging, vengono generalmente effettuati l’ecografia (solitamente transvaginale) o la sonografia con infusione di soluzione fisiologica (sonoisterografia)
L’intervento chirurgico viene di solito preso in considerazione nelle pazienti con una di queste condizioni:
Altri fattori che favoriscono la chirurgia sono il completamento della gravidanza e il desiderio della paziente di un trattamento definitivo.
In linea generale è possibile dire in caso di fibromi asintomatici è sufficiente un follow-up/monitoraggio con una visita ginecologica annuale associata a ecografia pelvica transvaginale.
Anche la chirurgia offre diverse opportunità: interventi di tipo conservativo, come la miomectomia anche laparoscopica, con la rimozione del fibroma.
La tecnica prevede che si operi con un laser e mediante una sonda a fibre ottiche, per via transombelicale, in anestesia loco-regionale o generale in modo che il fibroma venga sezionato ed estratto dalla cavità senza provocare danni alle pareti interne dell’utero, utile soprattutto in donna in età fertile o in vista di una gravidanza.
Si tratta di una mini chirurgia ambulatoriale, indolore e in day hospital.
Ogni caso va quindi valutato a sé, con uno specialista, in relazione non soltanto alle condizioni cliniche, al tipo di lesione ma anche e soprattutto delle aspettative future della donna e delle implicazioni che il fibroma comporta sulla qualità di vita e la relazione di coppia.
Lo sviluppo tecnologico favorisce una medicina semplificata e “day hospital”, che consente alle pazienti di ottenere trattamenti diagnostici e terapeutici senza interrompere le proprie abitudini o attività.
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Direttore Sanitario dott. Ignazio Ceraulo