L’emorroidopessia secondo Longo, si utilizza un particolare strumento chirurgico, ossia con suturatrice meccanica circolare o ‘stapler’, intervento praticato da 10 anni. Questa procedura consente di riposizionare le emorroidi all’interno del canale anale, accorciando il rivestimento mucoso interno al retto, operando una sorta di ‘lifting’. La suturatrice, introdotta per via transanale, asporta un cilindro di mucosa di circa tre-quattro centimetri e contemporaneamente sutura i bordi, applicando una serie di piccole graffette metalliche, il tutto in tempi brevissimi.
L’ intervento viene eseguito in anestesia locale con sedazione o in anestesia spinale o loco-regionale, iniezione lombare. Viene spesso preferita la prima soluzione, meno invasiva. Il vantaggio di questo metodo consiste nel decorso post-operatorio più semplice e veloce rispetto al primo, con una notevole diminuzione del dolore, con assunzione di farmaci analgesici ma solo per pochi giorni.
La degenza in genere è di 24 ore, la guarigione avviene in tempi rapidi e la ripresa delle normali attività in tempi più brevi rispetto alla chirurgia tradizionale.