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Emorroidi

La patologia emorroidaria

COSA SONO LE EMORROIDI

Le emorroidi sono dei cuscinetti di tessuto vascolarizzato, presenti nella parte terminale del retto. Sono saldamente ancorate alla parete del canale anale, grazie a dei legamenti fibrosi che le mantengono in sede

PERCHÈ SI FORMANO

La malattia è dovuta alla dilatazione delle vene emorroidarie esterne o interne della regione anale e rettale, porta al conseguente gonfiore ed una sintomatologia che va dal bruciore al dolore intenso spesso associato al sanguinamento più o meno intenso durante la defecazione.

COME SI PRESENTANO

Il grado delle emorroidi rappresenta la sua evoluzione: dal primo, fase iniziale con minimi disturbi, al quarto spesso con sanguinamento, dolore intenso e prolasso (fuoriuscita di tessuto mucoso interno dopo la defecazione).

LA PATOLOGIA

Anche se non rappresenta una grave condizione patologica, la malattia emorroidaria non dovrebbe essere trascurata. I casi più lievi possono essere gestiti, ma difficilmente il progredire della malattia emorroidaria può essere risolto con un piano farmacologico.


FARMACI

I farmaci che si possono utilizzare in presenza di emorroidi alleviano i sintomi ma non agiscono sulle cause che hanno dato origine al problema, quindi difficilmente risultano essere risolutivi. 

 

 

QUANDO INTERVENIRE

Un peggioramento dei sintomi associati alle emorroidi può rendere necessario il ricorso ad un intervento chirurgico. 

 

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Tecniche tradizionali

EMORROIDECTOMIA

L’emorroidectomia secondo Milligan & Morgan che consiste nella loro asportazione, viene eseguito in anestesia locale con iniezione di anestetico nella regione perianale, o anche in sedazione o in anestesia spinale o loco-regionale con iniezione lombare.

Questa soluzione è quella più diffusa. L’intervento tradizionale prevede in genere una degenza di 24 ore e un decorso post-operatorio piuttosto lungo
(4-6 settimane) e doloroso, poiché le ferite vengono solitamente lasciate aperte o suturate solo parzialmente, quindi diverrà necessaria la somministrazione di analgesici per via endovenosa (nelle prime 12/24 ore) e successivamente
per via orale per 8-10 giorni andando a decrescere.

Sarà necessario seguire scrupolosamente le indicazioni alla dimissione sull’uso di analgesici, lassativi e sulle prescrizioni igieniche di detersione e disinfezione, per evitare complicanze.

EMORROIDOPPESSIA

L’emorroidopessia secondo Longo, si utilizza un particolare strumento chirurgico, ossia con suturatrice meccanica circolare o ‘stapler’, intervento praticato da 10 anni. Questa procedura consente di riposizionare le emorroidi all’interno del canale anale, accorciando il rivestimento mucoso interno al retto, operando una sorta di ‘lifting’. La suturatrice, introdotta per via transanale, asporta un cilindro di mucosa di circa tre-quattro centimetri e contemporaneamente sutura i bordi, applicando una serie di piccole graffette metalliche, il tutto in tempi brevissimi. 

L’ intervento viene eseguito in anestesia locale con sedazione o in anestesia spinale o loco-regionale, iniezione lombare. Viene spesso preferita la prima soluzione, meno invasiva. Il vantaggio di questo metodo consiste nel decorso post-operatorio più semplice e veloce rispetto al primo, con una notevole diminuzione del dolore, con assunzione di farmaci analgesici ma solo per pochi giorni. 

La degenza in genere è di 24 ore, la guarigione avviene in tempi rapidi e la ripresa delle normali attività in tempi più brevi rispetto alla chirurgia tradizionale.

La tecnologia laser, perché sceglierla

Intervento di elezione

L’intervento laser con fibre ottiche dedicate e studiate sulla patologia è una tecnica che, eseguita da un chirurgo esperto, dura pochi minuti e permette la risoluzione di tutti i gradi delle emorroidi con successo, portando ad un postoperatorio con assenza di dolore e senza effetti collaterali. È la soluzione tecnologica più innovativa che garantisce selettività e precisione nel trattamento dei tessuti, con un maggior controllo nella penetrazione e diffusione, possiede un assorbimento elevato in H2O garantendo così la vapo-resezione dei tessuti molli, una combinazione sinergica per un’elevata azione coagulante e di vaporizzazione dei tessuti. Le fibre ottiche, che si utilizzano con il laser, sono uno strumento innovativo ingegnerizzato con terminali straordinariamente flessibili, resistenti e atraumatici, permettendo all’energia del laser di raggiungere con precisione e sicurezza ogni bersaglio anche in abbinamento alle tecniche video endoscopiche diagnostiche. Un sistema unico e innovativo, che garantisce sicurezza ed efficienza per il paziente e per il chirurgo. Le fibre sono state studiate con un design adatto all’intervento che si va ad eseguire.

I vantaggi


PROCEDURE SEMPLICI STANDARDIZZATE E RIPRODUCIBILI

MINI INVASIVITÀ

ASSENZA DI COMPLICANZE

TEMPI RIDOTTI DI ESECUZIONE



ADATTABILITÀ AL PAZIENTE

PRESERVA L'ANATOMIA

PRESERVA I TESSUTI

NON GENERA CICATRICI

COMBINABILI CON ALTRI PROTOCOLLI TERAPEUTICI 
E CHIRURGICI

SETTING BASSA COMLESSITÀ


RITORNO ALLE ATTIVITÀ LAVORATIVE E SOCIALI IN TEMPI PIÙ BREVI

MINIME MEDICAZIONI

UNITÀ PROCTOLOGIA