Le controindicazioni al laser endovenoso: quali sono e come si possono gestire?

La tecnica ELVeS ha dimostrato di essere molto efficace, gradita al paziente, eseguibile ambulatorialmente e con un ottimo profilo costo beneficio.

 

Sono numerosi i punti di forza dell’ablazione endovenosa con laser 1470 nm ELVeS : una tecnica ben definita e personalizzabile, un set completo di fibre atte ad affrontare un ampio spettro di situazioni cliniche, una notevole efficacia nell’eseguire trattamenti “puntuali” molto precisi anche di brevi segmenti, sempre con un ottimo decorso postoperatorio.  

Inoltre la tecnica ELVeS viene vissuta in modo molto positivo dal paziente se adeguatamente spiegata e l’esecuzione in regime ambulatoriale ha in più un ottimo profilo costo-efficacia. 

Per tutti questi motivi le linee guida raccomandano l’ablazione endovenosa laser come tecnica d’eccellenza nel trattamento endovenoso, e molte delle controindicazioni relative all’epoca dell’introduzione della prima generazione di laser endovenosi (2002) sono ormai ampiamente superate.  

Oggi, grazie a una tecnologia sempre più efficiente ed efficace, è stato possibile ridurre a poche le controindicazioni all’ablazione endovenosa. Si tratta peraltro spesso di controindicazioni che valgono anche per la tecnica chirurgica tradizionale e la scleroterapia.


Alcune controindicazioni, tra le poche residue, sono legate al paziente, poco incline o non adatto al trattamento ambulatoriale in anestesia locale, solitamente perché molto ansioso o con fobia per gli aghi oppure allergico agli anestetici locali. In questi casi qualche accorgimento, per esempio di tipo ambientale, può aiutare alla risoluzione del problema.

 

Un’altra ovvia causa di controindicazioni relative all’ablazione endovenosa sono problemi medici importanti: per esempio se il paziente è in classe ASA 2 o 3, se è di età o peso elevati e se sono presenti comorbidità cardiache o multiple. In questi casi, la soluzione per operare in piena sicurezza può essere semplicemente una visita anestesiologica preoperatoria.

 

Qualche controindicazione relativa può essere legata all’operatore, per una scarsa esperienza di laser endovenosi o di trattamenti in anestesia locale in regime ambulatoriale; ma il confrontarsi costantemente con la letteratura e con colleghi più esperti può aiutare anche in questi casi a risolvere molte difficoltà.

 

La decisione se utilizzare il laser o tecniche alternative dipende ovviamente, in questi casi, dall’abilità dell’operatore in rapporto al quadro anatomico che ci si trova ad affrontare. 

 

Conclusioni 

La tecnica di ablazione endovenosa con laser ELVeS è altamente efficace, gradita dai pazienti, eseguibile in ambulatorio, le controindicazioni sono ridotte grazie all’avanzamento della tecnologia e comporta numerosi vantaggi per i pazienti e gli operatori.

 

*Articolo tratto da The Veins Magazine, 1 Marzo 2019